lunedì, giugno 18, 2007

Internet ed Il Turismo

Riportiamo questo articolo tratta da Shinynews
"Giugno 2007 - Alberghi online

L'industria dell'ospitalità riparte dal Web


Marketing online e ottimizzazione del proprio sito vanno di pari passo. Nel settore alberghiero questa è un'esigenza ormai riconosciuta.


I grandi alberghi puntano sul Web per battere la concorrenza spietata delle agenzie di viaggio online. Questo è ciò che emerge da una ricerca condotta a livello mondiale da Hospitality eBusiness Strategies, una società di consulenza di marketing online orientata proprio alle strutture d'accoglienza. Secondo questo studio, quasi il 70 per cento degli hotel sentiti sposterà parte o tutto il budget pubblicitario del 2007 dall'offline all'online.

Il web secondo tradizione

Secondo le indicazioni degli intervistati, l'aspetto che sarà maggiormente curato nel corso dell'anno sarà relativo all'usability e al Web design. Infatti, le risposte alla domanda su quale sia la forma di marketing online che permette di ottenere maggiori ritorni dall'investimento spingono in questa direzione. L'ottimizzazione del sito Web è citata da ben il 71,9 per cento degli intervistati, mentre la realizzazione di un nuovo design delle pagine si guadagna la considerazione del 62,9% degli operatori sentiti. In mezzo, con un valore del 68,3 per cento, si attesta la considerevole importanza delle ricerche online, con l'ottimizzazione per i search engine.

La collocazione del budget

In accordo con quelle valutazioni strategiche, la budget allocation degli alberghi sentiti, per il 2007, premia il design del sito Web che si conferma al primo posto con il 14,2 per cento degli intervistati che gli assegna la priorità. Il 14 per cento degli operatori, poi, indica l'ottimizzazione del proprio sito come destinazione della spesa di marketing online. Subito dopo si collocano le strategia pubblicitarie basate sul pay per click, con il 13,6 degli operatori che vi puntano. Percentuali superiori al 10 per cento sono conquistate anche dall'e-mail marketing, la search engine optimization e il linking strategico, a conferma comunque di quanto siano diversificati gli investimenti pubblicitari del settore.

New media trascurati?

Ai banner, alle ricerche locali, ai new media basati sul contenuto generato dagli utenti come i blog, le community e i forum, e ad altre forme pubblicitarie minori vanno invece le briciole, con meno del 5 per cento degli operatori che dichiara di destinarvi il budget 2007. Se per i banner, in declino da tempo, e le ricerche locali, che mal si sposano con la ricerca della massa turistica, il risultato non stupisce, il dato invece lascia perplessi rispetto ai nuovi contenuti generati dagli utenti. Blog, community e forum possono svolgere un ruolo importante nell'assegnazione della fiducia e nel passaparola a livello turistico. Tuttavia, non rivolgere budget pubblicitari a questi strumenti non significa necessariamente tralasciarli perché su di essi meglio si può operare a livello di marketing con budget ridotti o addirittura senza budget.

Come investire ragionevolmente

Se l'ottimizzazione e il design del sito si conquistano la fetta più importante degli operatori, sia in termini di fiducia nel ritorno degli investimenti sia in termini di budget allocation, allora è bene chiarire come spendere i propri soldi in maniera appropriata. Infatti, il valore di queste tecniche nel miglioramento delle performance del sito è noto, anche se da sole non garantiscono una generazione di traffico di utenti, che deve essere invece supportata da azioni di marketing mirate, in particolare rispetto alle strategia di ricerca online. Soltanto un mix di queste azioni può condurre ai risultati sperati.

Come migliorare il sito

Di queste operazioni, quella con i maggiori margini di dubbio rimane proprio l'ottimizzazione del sito Web. Il design del sito deve essere condotto su dati certi, che indichino con chiarezza quali sono le parti funzionali e quali le parti deboli delle proprie pagine online. L'attivazione di azioni come le conversioni risulta indispensabile per capire quali risultati sono conseguiti. Andando a ritroso, l'analisi dei percorsi consente di conoscere l'atteggiamento degli utenti nel sito, e quindi cercare di intercettarli per la prenotazione secondo i loro comportamenti online e non forzandoli verso cammini prestabiliti il cui esito può non essere quello sperato. Infine, proseguendo ancora a ritroso, valutare gli arrivi sul proprio sito, sia come pagine d'entrata, sia come provenienze, sia come chiavi di ricerca dei motori permette di stabilire una campagna di marketing adeguata, senza trascurare il ruolo che hanno i Paesi di provenienza nell'ambito turistico. "

martedì, giugno 05, 2007

Nozio Bluff o Cosa ?

L'ambito turistico alberghiero, specie in Veneto in questi ultimi anni, ha conosciuto dei profondi mutamenti. Scenari che sono in continuo cabiamento e che assicurano vivacità anche per l'avvenire. Un player che molto ha fatto e molto ha da dire in proposito è senza dubbio Nozio-Netplan che ha monopolizzato il settore. Questa azienda di mestre fa siti internet per alberghi all'insegna della disintermediazione. Ossia cerca di fornire al suo cliente tutti i mezzi per fare sì che l'alberghi venda le proprie camere autonomamente, bypassando la presenze delle agenzie on line e dei portali internet, che con le loro forche caudine rosicchiano molto dei guadagni degli albergatori.
L'idea è senza dubbio meritevole e valida.
Ma poi si scopre che quando si è clienti Nozio-Netplan anche lì ci sono le commissioni. Paghi caramente per farti costruire un sito, e poi se metti il booking on line devi pagare una commissione fissa del 4% sulle prenotazioni. A meno che uno non scelga di pagare un fisso forfettario annuale. Ma dico io, cari signori, vi vantate di disintermendiare ma poi nella realtà dei fatti voi cosa proponete ?
PROPONETE ESATTAMENTE LE STESSE COSE DEGLI INTERMEDIARI INTERNET. La Facciata è diversa, più bella, ma la minestra è la stessa.
Vi allego un articolo per riflettere.

21 May 2007

Web in Tourism 2007 nel segno della disintermediazione


L'unico "vero" nuovo modello di business nel panorama turistico internazionale.

Web in tourism, il maggiore convegno nazionale sul turismo "on line", organizzato lo scorso 17 maggio da Job in Tourism, consacra Nozio, "main sponsor" della manifestazione, davanti ai più importanti player del settore, Yahoo, Seat Pagine Gialle, Ad Majora, CP Dati Pellegrini, albergatori, agenzie di viaggio e tour operators.

300 operatori presenti, ed un successo tale da dover sospendere le iscrizioni, per ascoltare messaggi a supporto degli investimenti sui siti "proprietari", ma soprattutto una vera e propria "sveglia" fatta squillare da Marco Baldan, direttore generale Nozio, sul tema della disintermediazione.
"Gli intermediari risucchiano risorse da vari territori, e ciò vale per gli hotels di Milano come per i pomodori di Pachino - spiega Baldan nella sua relazione - sottraendole di fatto a coloro che generano il prodotto-servizio, per trasferirle in cassaforti sparse in tutto il mondo".

Da qui, i paradossi che reggono gran parte del mercato turistico "on line":
"Come mai intermediari come Expedia sono disposti a pagare 3 euro a visitatore (PPC su Google) per provare a vendere una camera sulla quale ricavano il 25% su 200 euro (50 euro) - osserva - mentre l'hotel stesso non è disposto ad investire lo stesso importo quando può ricavare 200 euro, ovvero la cifra intera?".
E ancora: "Come mai oggi tutti voi albergatori siete disposti a rimettere il 25% del vostro fatturato a favore degli intermediari che vi chiedono di lavorare, assumendo personale qualificato, sul loro sito e sistema di prenotazioni per "settare" prezzi e disponibilità, quando gli operatori tradizionali previo contratto annuale si occupano di tutte le attività di vendita?".

Costi nascosti, margini potenziali che prendono il largo (ad esempio per Expedia, utili per 500 milioni di dollari nei primi 4 mesi del 2006), risorse dei territori "in fumo". "E si pensi a come l'aumento degli utili, - continua Baldan - portando maggiore tassazione, offrirebbe a regioni e comuni maggiori possibilità di investire sull'appetibilità delle aree turistiche stesse". Ce n'è abbastanza per "colpire al cuore la platea" che ha dimostrato grande interesse per i concetti espressi, il modello di business ideato da Nozio, la creazione del network "0%".