venerdì, agosto 18, 2006

Tasse sui Turisti

Il sindaco di Venezia Massimo Cacciari sta cercando di inventare delle soluzioni per sostenere i costi crescenti di una città come Venezia. Si pensa di aumentare le entrate fiscali con delle tasse ad hoc su Venezia ed i turisti. In sostanza chi va al ristorante od in albergo a Venezia dovrebbe pagare , si pensa, perchè non è ancora effettiva questa proposta, un sovrappiù per finanziare il mantenimento della città lagunare di 50 centesimi /01 euro. Questo consisterebbe nella pulizia delle strade e dei cassonetti rifiuti, nella ottimizzazione dei trasporti.
Io penso sinceramente che le proposte di Cacciari siano veramente vecchie e da buttare. Egli usa la vecchia logica che tenta di imporre e tassare qualsiasi cosa. Ma come? Il turista viene in città e noi lo riempiamo di tasse? Ma questi turisti li vogliamo o no? Perchè quando si deve costruire qualcosa a Venezia si costruiscono solo alberghi e ristoranti? Immagino lo si faccia perchè si vogliono dei turisti. A questo proposito sono davvero critico con il modo con cui vengono decisi gli assetti urbanistici della città.
Comunque mi pare che il presupposto di fondo non dichiarato di una posizione come quella di Cacciari sia quello che a Venezia, se la vuoi vedere, devi sempre pagare. In Italia, lo abbiamo già detto su questo blog, si è diffusa la concezione che si debba pagare tutto.
Poi però mi devo scagliare con forza contro il malaffare per cui la gestione del pubblico è piena di sprechi ed inefficienze. Come è mai possibile che un comune come Venezia non sia autonomo da un punto di vista fiscale e finanziario , quando ha come strumenti per la riscossione di soldi la tassa d'entrata di ingresso per i turisti in autobus, siamo sull'ordine dei 180.00 Euro cada autobus, e le entrate fornite dal Casino?
Quale altro Comune - parlo delle città d'arte italiane - possiede una tale sinergia di strumenti? la risposta è nessun comune. Quindi dal mio punto di vista di privato cittadino, penso che la città lagunare dovrebbe essere autosufficiente. Se non lo è c'è qualcosa che non va all'interno della sua amministrazione. Inutile negarlo.
Caro Cacciari, così non va!

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