giovedì, maggio 18, 2006

Turismo del futuro ?

C'è una cosa un po' che mi distrurba del turismo internazionale. O meglio di come l'azienda turismo vende i prodotti turistici, le città d'arte, i musei, le manifestazioni ,ecc.. Rispetto a dieci , vent'anni fa la globalizzazione dei mercati e delle merci e delle persone ha prodotto una maggiore domanda dell'offerta turistica. Maggiore domanda significa lavorare con un maggior numero di persone. Ma chi è che porta un maggior numero di persone presso gli alberghi e i motels? I grossi tour operators internazionali, che proprio perchè lavorano sui grandi numeri spuntano tariffe scontate con gli albergatori, a causa o in virtù della loro intermediazione.Ma spuntare le tariffe scontate non è il peccato. Il meccanismo diventa vizioso, quando ogni anno, a fronte di aumentate spese di gestione dell'attività turista e a fronte di un aumentato costo della vita, le grosse compagnie internazionali bloccano le tariffe. Se tu , albergatore, vuoi lavorare ti devi adeguare secondo la logica del prendere o lasciare. Altrimenti come è evidente sei tagliato fuori. Questo non può accadere dunque se vuoi continuare ad avere un lavoro.
Paradossalmente poi in questi ultimi anno si è verificato un fenomeno nuovo che ha ulteriormente inasprito una già così fragile situazione. I prezzi non solo si sono bloccati, ma addirittura sono scesi. Quindi parità di servizi e prezzi in calo.
Il margine operativo lordo e quello netto ne hanno risentito. Con l'aggravante che poi i mercati emergenti, quali quello cinese o indiano, proprio sfruttando la loro forza e la capacità di fare numeri, vogliono sempre più servizi ad un costo ogni anno sempre inferiore. Questa , come si può ben capire, è una logica viziosa che può portare sempre e solo al collasso. Penso che sia tempo di fermare questo andazzo e di invertire la rotta.

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